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L’idea che scala le montagne

Siediti e fai nascere un’idea. È il messaggio scritto su una poltrona che l’artista Andrea Bianconi ha portato in giro per l’Italia. Da Bologna fino alla cima delle montagne, passando per Tropea (CZ), Colletta di Castelbianco (SV), Chiampo (VC) e tante altre destinazioni. La poltrona delle idee ha viaggiato in lungo e in largo. Andrea Bianconi ha raccontato in un libro con parole scritte a mano e tante fotografie questo interessante viaggio. Galactus Traduzioni è stata incaricata della traduzione in inglese del volume dal titolo La sentinella, Vanilla Edizioni, 2021.

La poltrona ispiratrice di idee

SIT DOWN TO HAVE AN IDEA (Siediti per avere un’idea) nasce nel 2016. Bianconi era nel suo studio alla ricerca di un’idea. Come dice lui stesso nel libro: “Cercavo un qualcosa, un messaggio fortunato,  una visione illuminata, illuminata da un biglietto, una scritta, un oggetto, una frase, una parola, un incontro. Immaginavo ogni cosa piena di altre cose. Guardavo ogni cosa nella speranza di un’illuminazione. […]

In un angolo c’era una poltrona, la solita poltrona, quella di velluto verde donatami da mia nonna, una poltrona che ha vissuto tutti i miei studi, era una poltrona come le altre cose. D’improvviso e senza un perché iniziai a guardarla, a fissarla, a contemplarla, a invocarla, a chiederle un‘idea. La sentivo fedele, amica, complice. Istintivamente e senza un perché presi un colore bianco e scrissi sulla seduta “SIT DOWN TO HAVE AN IDEA”. In quel momento la poltrona era diventata la poltrona delle idee. Mi sedetti e l’idea arrivò.”

E così, nel corso degli anni, tutte le persone che andavano a trovare Bianconi vedevano la poltrona e ci si volevano sedere nella speranza di avere anche loro un’idea. Un giorno un amico chiese una poltrona da portare in ufficio. Ecco. Perché no?…Ovunque, ovunque, ovunque, Bianconi iniziò a immaginare la poltrona ovunque. Era diventata la sua ossessione. Voleva poltrone, tantissime poltrone, in tanti posti diversi.

Nel gennaio 2020 ha posizionato 24 poltrone a Bologna in giro per la città. Chiunque poteva sedersi, sperando di avere un’idea, una qualunque idea…

Arriva la pandemia

Tutti chiusi a casa, ma gli artisti sono più fortunati. Hanno l’arma più potente: l’immaginazione. E Bianconi ha iniziato a immaginare la poltrona anche sulla cima di una montagna, voleva “portare l’arte in uno spazio sconfinato”.

Così è nata la “Spedizione Cima Carega”, la vetta più alta delle Piccole Dolomiti, a 2.259 m. Bianconi si è fatto aiutare da un gruppo di runner. La poltrona delle idee era di tutti e per tutti.  La spedizione fu portata a compimento il 5 luglio. Poi fu il turno di Tropea, Piazza Cannone, di fronte a un mare infinito [perché] l’infinito è la massima forma di libertà di pensiero. E poi, una poltrona anche a Colletta di Castelbianco, in Liguria, uno dei borghi più belli d’Italia, sotto il grande pino all’entrata della città. A Chiampo, un piccolo paese in provincia di Vicenza, la poltrona delle idee ha riqualificato l’area, ha richiamato la gente ed è diventata luogo di incontro per tanti.

Avere un’idea è tutto

Come dice Bianconi nel suo libro: “Non siamo solo diffusione di idee, ma anche di luce, la luce che occuperà il tutto dopo questo lungo periodo di buio. È una chiamata, un invito rivolto a tutti a prendere consapevolezza che ogni uomo con la sua presenza e attraverso la sua azione può portare la luce. Avere un‘idea è tutto, forse mai come in questo momento.”

Andrea Bianconi, nel 2019, nel carcere di San Vittore, a Milano, si esibisce nella performance “Come creare una direzione”, uno spettacolo potente, toccante realizzato con la compagnia teatrale del carcere, cui fanno parte alcune detenute.

Nello stesso anno a Houston, in Texas, ha dato vita alla mostra “Prisoner of Love”, una personale con oltre duecento lavori.

Nel 2018 è stato il primo artista italiano invitato a Davos (Svizzera), durante la 48° edizione del World Economic Forum per presentare ai capi di Stato di tutto il mondo la sua performance “Voice to the Nature”, una forte denuncia sull’ecocidio in atto per richiamare i leader del mondo all’urgenza di agire “ora e non dopo” per il benessere del pianeta.

Ringraziamo Andrea per averci reso partecipi del progetto.